FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

mercoledì 23 novembre 2011

IL PICCOLO...E' CRESCIUTO!

Undici anni a dicembre. Un abbozzo d'uomo, uno scricciolo, un mistero coinvolgente. Frequenta, da pochi mesi, la prima media e, senza avvertire, senza chiedere il permesso, si è lanciato nel mondo. Non porta più il grembiule, maneggia soldi per comprarsi la merenda, ha un profilo su facebook e un'amica del cuore. Ogni giorno gliene succede una e la racconta nei minimi dettagli, mentre mangia chili di pasta, secco come un'acciuga. In famiglia lo conteniamo come si fa con una diga durante un nubifragio: un pò assecondandolo, un pò disapprovandolo, cercando comunque sempre di mostrargli anche un'altra prospettiva, un pò meno estremista. Il nostro sdrammatizzare spesso lo offende mortalmente: minaccia di non parlarci più, per tutta la vita; un tempo che, spesso, non dura che pochi minuti. Da tempo lamenta che la profe di musica proprio non gli va giù: non lo ascolta, si scoccia perchè fa domande, umilia i suoi compagni, è sgarbata e intrattabile. Il nostro consiglio di provare a parlarle non sortisce l'effetto sperato: torna più imbronciato che mai, sconfitto dall'ennesima intimazione al silenzio conseguente alla sua mano alzata. Non trova consolazione nella nostra decisione di rivolgerci all'insegnante per chiedere spiegazioni; prepara un suo piano, del tutto personale e inaspettato: scrive una lettera dettagliata alla profe. Un documento che è difficile credere sia stato scritto da un undicenne, se non fosse per qualche errore ortografico e lo stile accorato di chi ha ancora montagne da scalare e impeto per mettersi in marcia. La consegna alla Coordinatrice di classe: l'insegnante la legge in aula, chiede se il pensiero espresso è condiviso, raccoglie 26 assensi e solo 2 dissensi, comunica che porterà l'elaborato al Consiglio di classe, dal momento che rappresenta il pensiero della maggioranza. Dopo l'episodio rivede stamani la profe di musica: l'insegnante affronta subito la questione e informa il (EX) Piccolo di essere rimasta molto male per il contenuto della lettera, chiede alla classe se davvero condividono, ottiene tantissimi dissensi al documento, si mostra soddisfatta e vincente. Lo interroga sulla lezione: il (EX) Piccolo è preparatissimo, prende 9! Tiene duro fino alla fine, poi, ci racconta, appena suona la campanella, corre in bagno e...piange, piange moltissimo. Dice: "...non ho pianto per la profe, ho pianto per i miei compagni, che hanno cambiato idea, che mi hanno lasciato solo...". L'Adolescente lo ascolta, turbato e commosso, comunque fiero di suo fratello. Lo consola così:"...è successo anche a me, ma tu non mollare!". Io e suo padre ci mettiamo da parte, li facciamo passare...

sabato 12 novembre 2011

DONNA A META'....

Sono inadeguata. Nella maggior parte delle situazioni, io sono assolutamente, irrimediabilmente inadeguata. Lo so, me ne accorgo, me ne vergogno pure, ma non posso farci niente. In molte occasioni vorrei essere diversa, avere buoni argomenti di conversazione, sapere di cosa si sta parlando e soprattutto averne una solida, inattaccabile opinione. Ed invece solitamente non so proprio cosa dire. Senza parole, senza opinioni, senza niente da condividere, solo con la consueta sensazione di inadeguatezza come di una appena tornata da Marte. Le invidio le altre donne per quel linguaggio comune che le avvicina, per quel sapere peculiarmente femminile che a me sfugge, per quel patrimonio di conoscenze comune che mi è estraneo... Sanno tutto le donne nel salone del parrucchiere di Sara Scazzi, dello zio, della povera Elisa, di Yara, di Meredith, di Melania, di Cogne, di Novi Ligure... Esperte ineguagliabili di DNA, di incidenti probatori, di false piste, di nuovi indizi, tra un bigodino e una piega fanno a gara a chi racconta il particolare più scabroso, il fatto più agghiacciante. Sanno tutto le madri, all'uscita da scuola, di pediatri, virus, malattie gravi e lievi indisposizioni, vaccini e farmaci. Competenti, elencano sintomi e prescrivono farmaci secondo necessità. Sanno tutto le colleghe più giovani sui locali più frequentati, sui negozi che hanno appena aperto, sulle promozioni, sugli abiti più alla moda, sulle tendenze del prossimo inverno. Che sia meglio il lavanda del bamboo? Sanno tutto le altre mogli, per intenderci, quelle alle cui cene non puoi portare le tette, su saponi, detergenti, ammorbidenti, acchiappacolori e sgrassanti. Ne hanno la casa piena: un detersivo per ogni occasione! Donne che, con perizia invidiabile, utilizzano ben 6 prodotti diversi per fare il bucato: il sapone liquido, l'anticalcare in pastiglie, l'ammorbidente in perle, lo scioglimacchie, il napisan e l'acchiappacolori... ma forse dimentico qualcosa...
Ecco rispetto a tutto questo io mi sento completamente estranea. E completamente inadeguata. Una donna a metà. Troppo pigra e indolente per passare ore dal parrucchiere, dall'estetista, in giro per negozi, a lucidare casa, a far chiacchere davanti al portone della scuola. Ma dove lo trovano le altre donne il tempo? E soprattutto la voglia, l'energia, il piacere?

sabato 5 novembre 2011

Ho adottato una sedia

Per strada, vicino ad un cassonetto, ho trovato una sedia. Uno di quegli oggetti vecchi, vissuti, che, ad ascoltarli, ti raccontano la loro storia attraverso i segni che portano. Con una bellezza intatta, nonostante l'impagliatura consunta e la tintura sciupata e ingiallita dall'uso. L'ho guardata e ho pensato, subito, di volerla portare via con me, di accoglierla nella mia casa. Non ha opposto resistenza neppure quando l'ho lavata e disinfettata con cura. Ora, vicino al camino, ospita l'orsetto inglese: si fanno compagnia. Non mi è mai capitato di raccogliere qualcosa nella spazzatura; è stato un gesto irrazionale, il richiamo di un'istanza interna, la dimostrazione che l'inconscio lavora anche quando non abbiamo tempo di ascoltarci. Ho pensato a me, alla mia generazione, alla crisi attuale, come ad un Pinocchio che, nella storia di Collodi, in un primo momento, delle pere getta le bucce, viziato, sdegnoso, sprezzante, poi, attanagliato dai morsi della fame, corre a recuperarle e quelle bucce se le ingoia con avidità e senza pudore. La mia sedia è di legno, ma profuma di bucce. C'è aria di cambiamento.

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.