FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman

giovedì 30 aprile 2009

ONESTA'? Si grazie...

Da giorni l'Adolescente progetta di andare al cinema con un'amica: son tutte telefonate, risate con gli amici, capelli lavati e "piastrati" a tutte le ore, chili di indumenti abbandonati in camera per trovare il jeans giusto,la felpa giusta e, soprattutto, la cintura giusta. Finalmente arriva il tanto atteso sabato! Andiamo a prenderlo all'uscita: è su di giri, allegro all'eccesso, arriva anche a baciare il fratello!Lunedì sera mi capita in mano il suo diario scolastico: venerdì, giorno precedente al grande evento, ha preso un brutto voto a matematica e ce l'ha tenuto nascosto. Lo affrontiamo certi che chiederà scusa, che sarà pentito e dispiaciuto, che lo vedremo in difficoltà...Neanche per sogno! Sicuro di sè e imbroglione come il nostro Presidente commenta: "...se ve lo avessi detto non mi avreste mandato al cinema, quindi ho fatto la scelta giusta!".

(Meglio che non racconti il seguito perchè mi sono trasformata nel mostro di Firenze, l'incredibile Hulk, la strega di Biancaneve,...tutto insieme, a intermittenza, alternavo una figura all'altra!)

Sintesi-slogan del racconto: L'onestà non conviene!

Mi reco nella città dove ha sede l'Università a cui sono iscritta per acquistare i testi d'esame. Di fronte a questa mia intenzione non faccio che raccogliere commenti tra lo scandalizzato e l'allibito:"ma...compri i testi? non compri le fotocopie dei testi?", "ma non sai che ci sono copisterie che hanno le copie di tutti i testi d'esame e ti li fotocopiano per intero?", "lo sai vero che vendono anche le fotocopie degli appunti?". Non voglio fare la moralista all'eccesso, la crisi si sente, fare lo studente universitario da adulta, con figli, mi pone, inevitabilmente, in una posizione un pò scomoda: sento di sottrarre risorse al bilancio familiare; così mi convinco , dicendomi che non cambierò io l'Italia con questa presa di posizione! Entro in una delle suddette copisterie e, con vergogna infinita, chiedo il libro di cui ho necessità. Il mio Super Io, prepotente e inopportuno, mi fa arrossire, sbaglio i tempi e i modi : sembro mandata lì dalla Finanza in persona! L'uomo, di fronte a una bambina in età scolare, (sua figlia?)mi risponde, secco, che non può aiutarmi. Sono spiazzata. Chiedo se, allora, ho sbagliato negozio:"non è questa la copisteria "X"?...mi avevano detto..."balbetto...., la moglie (forse), prende in mano la situazione e, sorridendo come di fronte a un'imbecille, mi consola:"ma si, ce l'abbiamo...ma sa, non possiamo mica fidarci di tutti!" (sempre di fronte alla bambina:sua figlia?). Io mi sento, a quel punto, rilassata e a mio agio: finalmente han capito che son d'accordo con loro, che non creerò problemi. Che situazione stressante essere scambiata per una persona onesta!

Sintesi slogan del racconto: L'onestà mette in imbarazzo!

Ho unito, un pò forzosamente, i due aneddoti, per mettere in rilievo il concetto di onestà, come è inteso ai giorni nostri e come si sia trasformato negli anni.

Wikipedia riporta la seguente definizione:

L'Onestà (dal latino honestas) indica la qualità umana di agire e comunicare in maniera sincera, leale e trasparente, in base a princìpi morali ritenuti universalmente validi. Questo comporta l'astenersi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo, sia in modo assoluto, sia in rapporto alla propria condizione, alla professione che si esercita ed all'ambiente in cui si vive.L'onestà si contrappone ai più comuni disvalori nei rapporti umani, quali l'ipocrisia, la menzogna ed il segreto.In molti casi la disonestà si configura come vero e proprio reato punibile penalmente, ad esempio nei casi di corruzione e concussione di pubblici ufficiali. L'onestà ha infatti una importante centralità nei rapporti sociali e costituisce uno dei valori fondanti su cui si fonda lo stato di diritto.

Credete che sia davvero, ancora, uno dei principi che la società ci indica come centrale, prioritario?

Ho un terribile dubbio: che sia un concetto destinato a divenire obsoleto, fuori moda e assolutamente poco attraente tra le scelte personali?

Intanto il sito www.albanesi.it ha indetto per il 10 novembre 2009 la terza Giornata dell'onestà: lo sapevate? Iniziativa da applaudire ma che sembra avere un valore commemorativo e, tristemente, vagamente nostalgico.

Come vincere l'imbarazzo della scelta

Coccobill ha portato a casa vari campioni di mattonelle (2 per la verità per non esagerare) per scegliere il pavimento del cortile esterno della nostra casetta. Mentre noi perdevamo tempo in chiacchiere ed inutili riflessioni del tipo mi piace questa ma... meglio sceglierla più scura..., il muratore brasiliano aveva già scelto, montato e finito il pavimento. Coccobill ha detto che è bello. Io ancora non l'ho visto ma sono talmente felice ogni volta di vedere la mia vecchia casa con il look da ragazzina, di trovare al posto di crepe e scrostamenti vari, muri intonacati di fresco e invece delle macchie di muffa pareti bianche di vernice fresca, che sono comunque felice. Mi par di assistere al prodigio della fata madrina che trasformò una piccola sguattera in principessa. Del resto Cenerentola mica si era permessa di polemizzare con la fata madrina! Ve la immaginate? Lo preferirei verde pisello 'sto vestito da ballo azzurro cielo, e le scarpe di cristallo mettitele tu che a me fan venire le vesciche quando ballo tutta la notte. Eh!

*No, naturalmente quello della foto non è il mio muratore brasiliano e neanche un suo lontano parente. Pensate che sennò starei qui a perder tempo su questa tastiera quando ho una casa in ristrutturazione?

martedì 28 aprile 2009

BUON COMPLEANNO!!!!

...e per festeggiare che ne dici di un buon aperitivo?
(come vedi è già pronto)

lunedì 27 aprile 2009

...e tenerezza mi coglie...

Osservando il suo profilo mentre parlava con altri ho pensato che è bello il suo naso.
Poi ho pensato che mi sarebbe piaciuto disegnargli i lineamenti sfiorandoli con la punta delle dita.
Ho osservato furtivamente le sue mani, magre e nervose.
E ho concluso che sarebbe stato bello incrociare le sue dita alle mie.
E ascoltare la storia della sua vita, sdraiati sotto un cielo estivo col naso puntato alle stelle.
Io che temo e rifuggo gli altri,
che non mi lascio sfiorare,
che erigo muri e mi nascondo dietro a potenti fortificazioni.
Io, rocca inespugnabile,
seduta con lui su quel muretto di sasso a sbocconcellare un panino gommoso al prosciutto,
mi scopro a pensare che è proprio lì che vorrei essere.
Perchè mi sento a casa.
Sono me stessa.
Non fingo, non recito, non ho maschere.
E per una volta non ho voglia di fuggire.
E non ho paura.
E lì d'improvviso tenerezza mi coglie.
Inspiegabile, inopportuna tenerezza.
Per quel naso, per quelle mani, per la sua voce rauca.
Allora mi chiedo:
ma di quanti amori è fatta una vita?
Vi sono amori leciti ed altri illeciti?
Amori opportuni ed amori inopportuni?
Amori da nascondere e amori da santificare?
Amori da negare e amori da vivere fino in fondo?
Amori grandi ed Unici e amori piccoli e brevi?
Amori giusti ed amori sbagliati?
Insomma, spiegatemi, esistono amori da buttare via?

domenica 26 aprile 2009

13-14 APRILE...succedeva un anno fa...

Un anno fa Berlusconi vinceva le elezioni, La Sinistra l'Arcobaleno non raggiungeva il quorum e per la prima volta nell'Italia repubblicana i comunisti non entravano in Parlamento.
Bertinotti si dimetteva. Il PD...non so...forse festeggiava moderatamente? Chissà...
Io comunque piangevo e anche Wilma e Samantha piangevano...
Ecco cosa ci scrivevamo (ancora il blog non l'avevamo):
Wilma: Sono triste, di una tristezza vera per la direzione che ha preso il nostro paese. Ricorderò questi anni della mia vita come gli anni della crescita, della separazione, del lutto. Sento che tutte le colonne su cui ho poggiato la mia vita son crollate, fan parte del passato e il futuro è così incerto, come un terreno argilloso e poco attraente. La mente, il cuore, fanno connessioni spesso difficili da esprimere, talvolta sono immagini, nomi, sensazioni, che portati a coscienza diventano addirittura patetici, aspetti che provocano imbarazzo e vergogna... Ho pensato a mio padre, a Stella che è andata in pensione, al P.C.I., al nostro carissimo profe di filosofia Mura, candidato per democrazia proletaria, e li ho sentiti uniti dentro di me : rappresentano un vuoto incolmabile. Senza di loro non sarò più ciò che sono ora. Senza di loro son già cambiata. Non riesco a fare analisi critiche, sebbene ne intuisco la pertinenza, sull'operato di Bertinotti e di tutta la sinistra, perchè son di sinistra in ogni parte di me stessa e non riesco a identificarmi in nessun altro schieramento politico o culturale. Non ritengo che il problema dell'Italia siano i "negri" perchè ascolto ogni giorno le loro storie e son le storie di tutti gli uomini. Gandhi ci insegnava che "esiste una sola razza, l'umanità". Gli africani, gli albanesi, i rumeni, sono delinquenti o i poveri, i disperati, gli uomini soli, diventano delinquenti, indipendentemente dal paese di provenienza? Perchè siamo così arrabbiati con gli extracomunitari e non lo siamo altrettanto con i vari Poggiolini, tangestisti, evasori e collusi con la mafia come Voi-sapete-chi? Chi ha distrutto e reso inefficiente il nostro sistema giudiziario? Siamo davvero il popolo del "buona domenica", dei "bei tronisti" di Maria de Filippi, i Fantozzi crudeli con le fasce deboli (ricordate la violenza del ragioniere con la moglie e la figlia?), sottomessi e sedotti da ciò che Berlusconi rappresenta (ricordate la subordinazione del ragioniere con i capi della sua azienda?)! Chi si occuperà dell'ecologia, della ricerca, dell'università, dei servizi sociali? Abbiamo dimenticato il trattamento che ha riservato a Enzo Biagi, a Santoro? Abbiamo dimenticato l'incitazione a votare "secondo i propri interessi"? Ho voglia di andarmene da questo paese perchè stiamo consegnando ai nostri figli un futuro senza conoscenza nè cultura, un paese che rinnega la propria storia e vota Bossi che, ormai, non ce l'ha più neanche duro... Scusate lo sfogo. A presto.

Miranda: Comprendo fin troppo bene quello che vuoi dire. Rabbia, delusione, sconcerto, nausea, incredulità, vuoto e tanta tanta...voglia di mollare... E di dire basta, di perdere coscienza, di conformarsi al gruppo e confondersi con gli altri e gridare: Silvio! silvio!.......Dai facciamolo! Silvio! Silvio! Mi viene già da sorridere: Silvio! silvio! e il sorriso diviene risata: Silvio! silvio! e, mentre rido, capisco che ho ragione, che son gli altri i pazzi, gli stolti, accecati, confusi, illusi, e soprattutto disinformati. Ho pensato in questi giorni di esser scesa giù dalla luna, di essere un extraterrestre. Osservo nella realtà di tutti i giorni famiglie che non arrivano a fine mese, pensionati che cenano a latte e biscotti, quarantenni ancora precari, giovani che non trovano lavoro, università costosissime non più accessibili a tutti, professori con contratti indecenti, ricercatori e scienziati costretti ad espatriare, quattro morti al giorno sul lavoro, tempi di attesa impossibili per analisi...e secondo la tv e i politici qual è il problema? la microcriminalità! Il problema più grave? gli extracomunitari!E' un modo questo per semplificare la realtà, per sfuggire ai veri problemi, per trovare un comodo capro espiatorio contro cui rivolgere tutta la rabbia e la preoccupazione che ci circonda... e' il modo degli sciocchi..Ieri sera da Santoro ho ascoltato un diciottenne, uno di quei giovani che quest'anno hanno votato per la prima volta: nel suo sfogo ho sentito gli echi delle nostre parole di allora, delle nostre aspettative, delle nostre polemiche. Che meraviglia! Ma allora forse non tutto è perduto! se ancora qualche giovane, anche se cresciuto con la play station, anche se educato dalla tv, assuefatto ai reality, viziato dalla famiglia, sì, se un giovane di oggi parla così, con tale lucidità, passione, impegno, beh...allora non possiamo mollare...no? Forza! al lavoro!

Samantha: Eccoci qui all'alba di questo nuovo giorno...nero, molto nero....son senza parole, quasi anestetizzata, incredula... dentro di me avevo una forte convinzione: che gli italiani stufi di come stessero andando le cose avrebbero dimostrato con il loro voto la sfiducia per entrambi i due schieramenti: il veltrusconi!!! un po' come dieci anni fa quando pensavo fosse ovvio per tutti gli italiani nn votare per berlusconi... ed invece... idiota!!! siamo idiote noi... o il resto dei milioni...italiani???? nn leggo giornali ed evito di soffermarmi sulle trasmissioni tv.. ho pianto quando Bertinotti ha lasciato..nn ho voglia di discutere, di sentire... sento dentro come un lutto..."

...e oggi...? Amiche siamo pronte per una nuova memorabile batosta?

sabato 25 aprile 2009

ATTIMI DI FELICITA'

Solita serata con Wilma e Samantha. Una pizza, tante chiacchere, qualche risata. Scazziamo certo ma ci raccontiamo sul serio tra una battuta e l'altra, scavando nell'intimo, rivelando parti di noi che non diremmo a nessun altro, scoprendoci vicine. Alla fine riusciamo anche a commuoverci e scende qualche lacrima sotto il mascara. A nudo le ferite che la vita passando ci ha lasciato perchè certi fardelli paiono meno pesanti se si riesce a condividerli e il cuore si fa più leggero e allora torna il buonumore e la voglia di scherzare ancora.
Tornata a casa, vedo filtrare la luce accesa dalle mie persiane. Sconsolata penso che i miei due uomini siano ancora alzati e che anche stasera toccherà a me far addormentare Il Piccolo. Come al solito. Apro la porta e... li vedo, stretti l'un l'altro nella coperta di pile. Indifesi e bellissimi nella tregua del sonno. Al riparo dal mondo e dalle sue bruttezze. Mi fermo sulla porta a guardarli: il leone e il suo cucciolo beatamente addormentati dopo le baruffe quotidiane. Ne ascolto il respiro pesante nel silenzio della notte. E non c'è niente di più bello. In quell'attimo capisco che tutto quello che desidero è lì in quel metro quadrato di divano dalla fodera consunta. E sono felice.

...ORA E SEMPRE RESISTENZA!

A tutti quelli che ogni giorno resistono
alla voglia di mollare tutto e di prendere a sassate chi ci governa,
alla crisi economica da precari, da cassaintegrati, da disoccupati,
alle battute del Presidente, ai suoi scherzi idioti, alla voglia di prenderlo a calci nel culo,
alle parole interessate di chi lo difende a spada tratta e alla sprovvedutezza di chi lo ha votato,
all'asservimento servilistico dei sindacati,
alla contrattazione non contrattata,
a condizioni di lavoro infami, a stipendi da fame,
a interminabili attese per un controllo medico,
all'incuria degli Enti locali, alla lentezza della burocrazia,
alla tentazione di espatriare da un Paese irriconoscibile,
a programmi televisivi vuoti ed inutilmente dispendiosi,
alla vergogna degli stipendi d'oro di calciatori e star televisive,
alla popolarità di imbecilli chiusi in una casa a non far niente,
al revisionismo storico che ci vuol far credere che l'Olocausto non c'è mai stato,
alla pacificazione nazionale che vorrebbe pietà per i morti di Salò quando pietà era morta,
all'omologazione al pensiero unico,
alla disgregazione della sinistra,
alla frammentazione dei comunisti,
all'inopposizione dell'opposizione,
al disprezzo condito di luoghi comuni di chi vorrebbe alzare confini tra l'Italia ed il resto del mondo,
alla fame e alla sete durante traversate in mare su barche fatiscenti,
all'intolleranza di chi è nato per caso nella parte più ricca del mondo,
all'indifferenza di chi decide di non guardare e di non vedere,
alla disperazione perchè non ha più che una tenda della Protezione Civile come riparo per la notte,
insomma
ai tanti che ogni giorno cercano di resistere
BUON 25 APRILE!

lunedì 20 aprile 2009

POVERA PATRIA!

Povera patria!
Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà,
non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco,
e mi fa male vedere un uomo come un animale.
Non cambierà,
non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.
FRANCO BATTIATO
Cambierà? Speriamo che cambi presto...

sabato 18 aprile 2009

PRIORITA'...

Bello, vero?
E' un Jsf (acronimo per Joint strike fighter), nome operativo F35, il cacciabombardiere più tecnologicamente avanzato sulla faccia della Terra. Più che fantascientifico! Tutte le informazioni vengono proiettate nella visiera del casco. I comandi sono un piccolo joystick e un grande schermo touchscreen: un display 8" per 20" con un interfaccia di dati pari a un gigabyte per secondo. E come se fosse un gigantesco i-phone, toccando si può allargare un'immagine radar o aumentare la potenza del motore. Il sistema di bordo è il primo caso di intelligenza artificiale. Radar, sensori all'Infrarosso, apparati elettro-ottici, scanner di emissioni formano una sfera intorno all'aereo che tiene tutto sotto controllo. Vede tutto, ma pochi lo possono vedere: è stealth, disegnato in modo da far scivolare le onde radar e con motori che riducono il calore per non mettere in allarme i sensori infrarossi: molti dei materiali con cui é costruito sono ancora top secret. Altra innovazione è il motore. Può decollare in poche centinaia di metri e atterrare come un elicottero. Non ha bisogno di piste: gli basta un pezzo di strada asfaltata in qualunque angolo del mondo. Scambia in tempo reale i dati con satelliti, con altri Jsf e con le basi a terra. (Fonte: Espresso)
Ebbene, stiamo per diventare proprietari di ben 131 esemplari di questo gioiellino da guerra alla modica cifra di 15 miliardi di euro.
Mi chiedo, perchè cazzo dobbiamo spendere tutti questi soldi per aerei d'attacco che andranno ad ammazzare povericristi che non ci hanno fatto niente, nelle zone più povere del mondo?
E poi ci continuano a ripetere che le spese vanno tagliate, che le risorse non ci sono, che la spesa pubblica aumenta, che non avremo mai la pensione, che cazzi vostri se non arrivate a fine mese.... Dicono che l'adesione dell'Italia al progetto porterà nuovi posti di lavoro (forse 10.000 ma più probabilmente solo 1.000 secondo le ultime previsioni) e che quindi rilancerà l'economia. E intanto si apprestano a mandare a casa 87000 maestre. E per l'Abruzzo in macerie solo le briciole con la scusa che c'è la crisi e soldi non ce ne sono. Scusate lo sfogo ma oggi sto nervosa e quando sono così nervosa divento pure un po' volgare.
Ok, la smetto, vado a far due chicchere da Wilma.
Wilma, lo porto io il gelato, oggi ne servono almeno 3 kg, alla faccia della prova bikini!!!!!
Altre informazioni le trovate nei dossier del sito di altravicenza e nel sito http://www.disarmo.org/ che stanno organizzando manifestazioni contro questo progetto empio e inutile.

E' PIU' FACILE CHE UN CAMMELLO PASSI DALLA CRUNA DI UN AGO....

La Confindustria è contraria alle ipotesi circolate in queste ore di una Una Tantum, cioè di una tassazione sull'Irpef dei redditi più elevati (sopra gli 80000 o addirittura 130000) per finanziare i primi interventi di riscostruzione nelle aree dell'Abruzzo colpite dal terremoto. Lo ha detto Emma Marcegaglia, rispondendo alle domande dei cronisti a margine di un convegno alla Luiss: "Mi sembra che sia già stata smentita, comunque un aumento delle tasse non è mai positivo. Prima bisogna capire se ci sono altri modi. Aspettiamo di vedere se l'ipotesi è vera, comunque siamo contrari ad un aumento delle tasse in un Paese che ha già un livello di tassazione molto alto". (Fonte: Reuters)
I detenuti di Rebibbia Nuovo Complesso hanno proposto di rinunciare al vitto dell'amministrazione per una settimana in modo da destinare alle vittime del sisma in scatole integre gli alimenti che più si conservano. Poiche per motivi burocratici non è stato possibile hanno optato per una raccolta di soldi e vari generi alimentari per la popolazione colpita.*
I lavoratori delle ferrovie destineranno un'ora di lavoro a favore della popolazione abruzzese.*
Che dire? Mia madre commenterebbe: c'è chi la intende e chi la intonda!
*Fonte Liberazione, 17 aprile 2009.

giovedì 16 aprile 2009

HO IMPARATO...

Avete presente le parole profonde di quella poesia "crescendo impari" ?
A ben pensarci tutte le cose che ho imparato crescendo non sono belle, buone, sagge e giuste.
Molte non sono affatto buone ma sono sicuramente utili.
Crescendo infatti ho imparato a chiudere alcune porte, a recidere alcuni legami troppo dolorosi, ad interrompere alcune relazioni irrecuperabili ed inutilmente dispendiose.
Ho imparato che dire qualche no a volte risulta molto salutare, che essere un po' stronza può essere talora una necessità vitale e che in talune circostanze un vaffanculo sentito è molto liberatorio e ti può allungare la vita.
Ho imparato a non giudicare nessuno sulla base delle sue scelte e dei suoi comportamenti sessuali, a diffidare di chi diffama e calunnia chi gli sta vicino e che una bugia può essere più onesta di una dolorosa verità.
Ho imparato che ci sono ferite che il tempo non può guarire, che il dolore non è mai sprecato ma che il senso di colpa è inutile e dannoso.
Ho imparato che vi sono molti modi di tradire chi ti ama e che il tradimento fisico è, in fondo, il meno grave.
Ho imparato a distinguere tra chi parla bene ma agisce male e chi non sa parlare ma sa qual'è la cosa giusta da fare.
Ho imparato che spesso chi va di corsa non sa dove sta andando e gira in tondo alla cieca e che più velocemente raggiungerà le sue mete chi sembra fermo ma in realtà sta solo scegliendo con cura ogni passo da fare.
Ho imparato che dei nostri errori e delle nostre mancanze soffriamo più noi stessi che chi ci vuole bene e che spesso la scelta sbagliata è quella più giusta mentre quella giusta può renderti maledettamente infelice.
Ho imparato che i miei desideri non sono meno importanti di quelli degli altri e che quanto più tempo dedichiamo a noi stesse tanto più ne abbiamo da dedicare agli altri.
Infine ho imparato che la focaccia con la salsiccia è molto meglio dello yogurt magro ai lamponi.

Voi che cosa avete imparato?

mercoledì 15 aprile 2009

Mi mancate!!

Solo qualche minuto..rubato al corso di pc per leggervi e salutarvi..spero a presto! mi mancate!!
baci a tutte/i!!!
ps:tempo di cercare immagini non ne avevo..solo questa al volo..voglia di estate!! e non solo.. : )

La vita è fatta anche di questo...

La proposta-decisione è arrivata così, non ricordo chi l'ha lanciata per primo... Forse Miranda o Fred. No, in realtà forse l'hanno organizzato i nostri figli o magari l'han detto in tv:"Nelle vacanze di Pasqua si deve andare a Gardaland!" E noi? Noi siamo andate! Lasciati alle spalle sogni di fughe a Parigi , nascosti in fondo all'armadio progetti di visite agli Uffizi di Firenze, di passeggiate per le calli a Venezia, di strepitosi shopping a Milano, abbiamo puntato la sveglia alle sei in un giorno di festa e siamo partite per il più grande parco di divertimenti italiano. All'ingresso dell'autostrada una Miranda un pò ancora insonnolita, attenta a non farsi sentire, mi prova a proporre:"ma se io e te ce ne andassimo altrove e lasciassimo babbi e bambini al loro sano divertimento gardalandiano?".
Ma i piccoli sono al settimo cielo:"...E poi dobbiamo salire sul Mammut e sulla casa di Prezzemolo...Mamma, te li ricordi i corsari?" "Facciamo anche fuga da Atlantide vero?", "me la compri una spada?". I babbi già progettano lanci temerari da improbabili montagne russe, negli occhi un'irresistibile luce infantile e spensierata, quella dei loro momenti migliori: come non farsi contagiare?
All'arrivo siamo investiti da una pioggia di colori. Lo scenario è fiabesco: distese di fiori, castelli, giostre con i cavalli, trenini, gallerie con farfalle che suonano e cantano, alberi animati, l'affascinante far west e il maestoso Egitto, il misterioso oriente e la coinvolgente Africa... Ci lanciamo sui giochi con un entusiasmo e una voglia di giocare che chissà da dove son spuntati; assopiti nelle fatiche di ruoli da sostenere e progetti da realizzare. Le discese sono mozzafiato:"mamma, ho il cuore in gola!". Gridiamo, ridiamo, l'adrenalina a mille. E ancora voglia di divertirsi. A ripensarci ora credo che il mio unico pensiero sia stato la scelta del gioco da provare! Mi sono concentrata, con spensieratezza totale, sul brivido e l'emozione che ogni attrazione mi ha dato. Ho apprezzato la bellezza, la cura del luogo, ho assaporato la finzione di un mondo senza bruttezze, privo di terremoti con famiglie distrutte e disoccupati che aumentano di ora in ora... Ho contattato la mia parte bambina e l'ho ritrovata piena d'entusiasmo, capace di lasciarsi andare, ancora, al gioco, quello più infantile, quello più liberatorio... Ho guardato la serenità negli occhi di mio figlio e mi sono sentita infinitamente ricca.

domenica 12 aprile 2009

Pasqua con chi vuoi...

E' Pasqua.

Lista delle cose da fare oggi:

- ricordarsi di amare.

Una sola cosa da fare per oggi.

Perchè amare talvolta sembra semplice, istintivo, inevitabile.

Altre volte invece appare, difficile, doloroso, quasi impossibile.

Rabbia repressa, parole non dette, sensi di colpa, frustrazione, piccole insidiose gelosie, battibecchi mai dimenticati, fraintendimenti e molto altro ancora potrebbero farmi dimenticare oggi quali sono le priorità della mia vita:

Amare, amare, sempre e sopra a tutto amare.

Buttarsi tutto il rancore accumulato e represso alle spalle.

E sorridere.

E amare nonostante tutto.

Sarà difficile oggi.

Soprattutto oggi.

E allora non metto altre cose da fare nella mia lista.

Questa sola mi impegnerà già abbastanza.

Buona Pasqua a tutti

E che nessuno mi rompa le... UOVA!!!

sabato 11 aprile 2009

LORIS MALAGUZZI: invece il cento c'è

Mio figlio, nel tentativo non vano di esprimere al meglio la sua inesauribile creatività e capacità operativa, ha intasato il water.
Trascuro i particolari piacevoli e gratificanti dello stasamento.
...
Avrei voglia di strozzarlo.

INVECE IL CENTO C'E'
Il bambino
è fatto di cento.
Il bambino ha
cento lingue
cento mani
cento pensieri cento
modi di pensare
di giocare e di parlare
cento sempre cento
modi di ascoltare
di stupire di amare
cento allegrie
per cantare e capire
cento mondi da scoprire
cento mondi da inventare
cento mondi da sognare.
Il bambino ha
cento lingue
(e poi cento cento cento)
ma gliene rubano novantanove.
Gli dicono:
di pensare senza mani
di fare senza testa
di ascoltare e di non parlare
di capire senza allegrie
di amare e di stupirsi
solo a Pasqua e a Natale.
Gli dicono:
di scoprire il mondo che già c’è
e di cento
gliene rubano novantanove.
Gli dicono:
che il gioco e il lavoro
la realtà e la fantasia
la scienza e l’immaginazione
il cielo e la terra
la ragione e il sogno
sono cose che non stanno insieme.
Gli dicono insomma
che il cento non c’è.
Il bambino dice:
invece il cento c’è.

giovedì 9 aprile 2009

6 APRILE 2009. Ore 3.32. La terra trema...

Pochi secondi e la vita di migliaia di persone è fottuta.
E io non ho parole.
Ho cercato immagini, poesie, articoli che parlassero al mio posto.
Ma non ho trovato parole adeguate.
Ho cercato inutilmente dentro di me qualcosa da dire.
Non ho trovato nessuna parola.
Solo il riaffiorare di vecchie paure.
Solo muto sgomento, terrore e l'angoscia di chi d'un tratto, inaspettatamente, si trova pericolosamente in bilico sullo sbalanco dell'impotenza e della fragilità della condizione umana.
Mi scopro muta, sbigottita e senza parole.
Ecco perchè questo post arriva colpevolmente in ritardo.
Perchè non sono all'altezza del compito.
E oggi qualsiasi parola è insufficiente.
Non possono bastare oggi solo le parole.
Ci sentiamo vicine ad Anna e a tutti quelli che da questa tragedia sono stati colpiti.

sabato 4 aprile 2009

che poesia del cazzo!

Son cazzi
Se fossi un uomo
mi guarderei spesso il pisello
e non mi andrebbe
di chiamarlo come un vegetale
mi andrebbe più di chiamarlo
cazzo
più confidenzialmente cazzo
volgare ma veloce
e sicuro di tutta questa ricchezza di zeta.
I cazzi mi paiono francamente nascosti
e spaventevoli.
Spaventevoli come le cose nascoste
Spaventevoli come le cose di carne e sangue
Spaventevoli come le cose che cambiano forma
Spaventevoli come le cose che danno la vita
Spaventevoli come le cose che fanno godere
Spaventevoli come le cose che devi scoprire
Spaventevoli come le cose che contengono
Spaventevoli come le cose che esplodono
ma non come i fuochi artificiali,
come la lingua del serpente
come il vulcano.

Io i cazzi
genericamente li penso
e non li vorrei frequentare
li frequento per costrizione biologica
quella roba che hanno i cani
che finchè la biologia non vuole
i cani non si staccano
ma poi i cazzi hanno questa natura nascosta
questa natura così attaccata a un uomo
al suo occhio destro e sinistro
al suo profilo migliore
all’odore della sua pelle
a quella cosa meravigliosa che fa
a quell’uomo che vorresti chiudere gli occhi
e lasciarti portare.
Ho ballato un valzer insieme a te
te attaccato al tuo scomposto semplice gonfio sorprendente pisello
ho ballato un valzer con il cazzo
e mi è venuto da pensare
questo pensiero sul cazzo
I cazzi li ripenso
così uno per ogni uomo
e con le dovute somiglianze
ma tutti diversi
non ce n’è uno uguale
all’altro.
Così la forma del cazzo
gliela leggi sulla faccia a ognuno
ognuno con la sua faccia e con il suo cazzo
e quando ti ci ritrovi faccia a faccia
con quell’uomo
con quella sua faccia
con quel suo cazzo
son cazzi.
Il cazzo è come il cane
uguale al padrone
ma più difficile
perché la faccia si vede dalla faccia
mentre l’anima e quelle cose
quelle cose divine
quelle cose misteriose e che esplodono
quelle cose del cuore e dell’intestino
quelle cose delle carne e della meraviglia
quelle cose della gioia e della paura
quelle
son cose nascoste.
Ho trovato in rete questa poesia di Alessandra Racca. Colorata, romantica ma anche ironica. Con spavalderia mista al sorriso trova il coraggio di infrangere un tabù: una donna che parla dell'organo maschile. Allegramente ma anche seriamente. Di quell'oggetto così misterioso e insondabile che ci affascina ma al tempo stesso ci spaventa. Sfrontato, impudico, arrogante a volte, tenero e spaventato altre. Capace di procurare piacere e di generare la vita. Eppure nel nostro intimo un po' ci spaventa, con quell'aria da so-tuttto-io, da perenne adolescente che non ascolta i richiami, che non rispetta le regole. E ci spaventa pure dire a voce alta il suo nome: cazzo, appunto. Alessandra la commenta così:
"Sai, anche gli uomini trovano molto misterioso il cazzo. Il proprio, intendo. Tante volte il cazzo si fa i cazzi suoi, tutto bello efficace quando non serve e viceversa. Certe volte lui sciopera mentre il cuore è in tumulto e viceversa. Quando succede, non sai mai a chi dare ragione. Sono entrambi misteriosi, cuore e cazzo. Tutti sanno che il cuore a volte fa cazzate. Pochi sanno che il cazzo a volte fa cuorate. Ma tutto sommato credo che abbiano ragione entrambi, e alla fine, in genere, trovano un accordo. Come diceva quel filosofo: il cazzo ha cuori che il cuore non conosce, il cuore ha cazzi che il cazzo non conosce, ma io che ho cuore e cazzo, nel complesso, m’innamoro e amen. Baci"
Grazie Alessandra per avermi permesso di pubblicare alcune delle tue poesie

mercoledì 1 aprile 2009

LO SCHIAFFO

"Lasciami in pace...vai di là..."
"A me non lo dici cosa devo fare, hai capito? Non sai perdere, piangioneee...piangionee"
"Bimbi smettetela, ora basta..."
"Smeeettilaaa...vai di là, deficiente!"
"Smettetela, forza, a cena!"
"A chi l'hai detto "deficiente"? Ora ti do uno schiaffo!"
Dalla camera arriva un sonoro "Sciaff!!", uno schiaffo in pieno viso!
Mi precipito: il "Piccolo-cocciuto" ha la guancia rossa, le dita del fratello stampate, piange a "più non posso". L'"adolescente-impunito" grida:"Così impari a dirmi deficiente..."
Storie di ordinaria vita familiare...
Ma stasera Wilma è stanca, stasera Wilma ha sulle spalle il peso di giornate difficili, un vago senso di frustrazione misto a solitudine...
Così, mentre fuori piove, dentro si scatena il temporale...
Una normale lite tra fratelli diventa il risultato di un fallimento personale.
Mi sento perdente, incapace. Lo schiaffo si gonfia, diventa violenza ai miei occhi.
Mi chiedo:"perchè lo fa nonostante gli abbiamo sempre insegnato, anche con l'esempio, a non farlo?". Oltretutto non è pentito. E' ancora arrogante. Sostiene di aver fatto ciò che doveva! Mi sento sconfitta. Son davvero confusa, arrabbiata, delusa.
Non solo con lui, ce l'ho un pò con la vita, ma nel momento in cui succede non ne sono consapevole: è l'adolescente il mio bersaglio, la mia goccia che è uscita dal vaso.
La rabbia, si sa, è cattiva consigliera così, rivolta all'adolescente, tremante di collera, esordisco:"Tu non andrai in gita!"
La Gita della terza media, quattro giorni in Francia, progetti su progetti, maglie nuove acquistate per l'occasione, capelli da fare, scarpe "già-viste" da andare a comprare, "mamma, quanti soldi mi devo portare?", "nonna ti porto un regalo anche a te","mancano solo due giorni poi parto".... Fantasie. Entusiasmo. Un pò di timore celato. Musica. Leggerezza. Ricordi da conservare.
La frase arriva come una lancia infuocata. Ciò che dico, lo sa,lo mantengo. E l'ho detto.
Fuori la pioggia continua incessante, un pò minacciosa.
L'adolescente è disperato. Ma non cede. Mi odia in questo momento. Odia anche suo fratello e suo padre che è mio alleato. Si sente la persona più sfortunata dell'intero universo. Vorrebbe scappare da tutti.
Lo guardo e la tenerezza mi invade prepotente: lo amo immensamente questo ribelle che mi toglie il sonno...
Si può tornare indietro con il nastro? C'è un luogo in cui buttare le parole che non avremmo voluto dire? Posso evidenziare e premere "canc"?
Si può, semplicemente, riconoscere:"Ho esagerato!" senza temere tutti i danni che si prospetta dovrebbero ripercuotersi sui figli di genitori non sempre all'altezza del compito?
Indicatemi un angolo caldo e confortante in cui possano rifugiarsi le donne confuse, stanche, appesantite dalle responsabilità, dai ruoli, dai ritmi, dalle aspettative di tutti...
Mia madre, son certa, conosceva il luogo dove si acquistano certezze da erogare ai figli: non aveva mai dubbi, mai cedimenti...Anche quando sbagliava!
La casa, a distanza di ore, tace. Nel sonno. Nelle tristezze.
Wilma, finalmente, si concede di piangere...

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.